Falco pellegrino

Falco peregrinus  rapace della famiglia dei Falconidi,  “peregrinus”  fa riferimento alla colorazione scura delle penne del capo, che ricordano un cappuccio. È noto per l’elevata velocità, si ritiene possa raggiungere in picchiata, durante la caccia, i 320 km/h; ciò lo rende il più veloce animale vivente.

Il falco pellegrino è un abile cacciatore in grado di attaccare anche le prede a mezz’ aria. Contrariamente a quanto si crede, esso non è in grado di volare in orizzontale a velocità importanti,  la velocità massima va collocata fra i 105 e i 110 chilometri orari: insufficiente, per esempio, per raggiungere il colombaccio. Al contrario, nella picchiata, il falco pellegrino è imbattibile, la velocità critica è da collocarsi fra i 368 e i 384 chilometri all’ora.

A causa della fragilità delle sue penne remiganti, il falco pellegrino, è costretto a cacciare in spazi aperti, tenta di portarsi ad una quota superiore a quella dell’eventuale preda per poi lanciarsi in picchiata e attaccare con la “stoccata”, un colpo sferrato con entrambi gli artigli, che dovrebbe tramortire, o sbilanciare, o ferire la preda, che cade a terra, dove viene uccisa con il potente becco. Non caccia mai a terra e mai animali terrestri. Il fabbisogno quotidiano del falco pellegrino è pari a circa 140 grammi di carne. Con i bocconi inghiotte volentieri un poco di piume, che poi rigetta il mattino dopo, prima di riprendere le attività venatorie.

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I partner di una coppia di falchi pellegrini rimangono insieme perlopiù per tutta la vita e si accoppiano nuovamente in caso di morte di uno dei partner. La durata della cova dura dai 32 ai 37 giorni, in funzione della latitudine e dalla percentuale di umidità della zona prescelta per la cova. La covata può prevedere da 2 a 6 uova (casi eccezionali) con solitamente 3/4 uova come standard usuale. Il falco pellegrino raggiunge in media un’età massima di 17 anni allo stato brado, ma sono stati osservati in cattività casi in cui dei soggetti superavano l’età di 20 anni.