Formaggi di Moliterno e Filiano

CANESTRATO DI MOLITERNO

A Moliterno viene prodotto il cosidetto canestrato, un formaggio il cui nome deriva dal fatto che la cagliata viene pressata a mano all’interno di canestri di giunco.

Al prodotto è stata riconosciuta l’indicazione geografica protetta. Viene preparato utilizzando latte di pecore e capre allevate allo stato brado, in alcuni casi viene aggiunto del latte vaccino prodotto da bovini Podolici. In passato, nei periodi in cui era viva la pratica della transumanza, in estate le greggi venivano condotti presso pascoli marini e grazie all’alimentazione reperibile in queste zone era possibile produrre un formaggio più grasso rispetto a quello realizzato d’inverno, magro e aromatico.

PECORINO DI FILIANO

Al formaggio in questione è stata riconosciuta la denominazione di origine protetta.

Si tratta di un formaggio a pasta dura, è ottenuto con latte intero di pecore di razza Gentile di Lucania e di Puglia, Leccese, Comisana, Sarda. Il disciplinare prevede che il latte destinato alla trasformazione in Pecorino di Filiano, appartenente a due mungiture consecutive deve derivare da allevamenti la cui alimentazione è costituita principalmente dal pascolo, foraggi freschi e da fieni di ottima qualità prodotti nell’area descritta. Sempre secondo il disciplinare, anche il caglio deve essere artigianale preparato con tecniche precise. Il formaggio “Pecorino di Filiano” si produce tutto l’anno.

La forma è cilindrica a facce piane, il peso deve essere compreso da 2,5 a 5 kg in relazione alle dimensioni della forma. La crosta varia dal giallo dorato al bruno scuro nelle forme più stagionate e trattate superficialmente con olio extravergine di oliva prodotto in Basilicata e aceto di vino, il grasso sulla sostanza secca non deve essere inferiore al 30%.