Lanario

 

Falco biarmicus, simile al falco pellegrino, è più esile e ha la coda più minuta. I maschi hanno una larghezza alare di 1 metro, le femmine di 110 cm. Il lanario può raggiungere in picchiata la velocità di 300 km/h, circa quanto il falco pellegrino.

I sessi sono notevolmente simili ma le femmine sono di un 15% più grandi rispetto ai maschi. Il piumaggio dell’adulto è in certa misura variabile, ma sempre con testa e nuca rossicce o color camoscio, in contrasto con un tipico mantello scuro. Le femmine sembrano più scure dei maschi e non esistono variazioni stagionali del colore. Il piumaggio giovanile e del secondo inverno sono ben distinti. Le punte delle ali sono più corte della punta della coda quando l’uccello è posato e rendono questo particolare un importante caratteristica identificativa sul campo.

Il lanario predilige gli spazi aperti come anche le pietraie o le zone semi desertiche contigue a rilievi caratterizzati da ripidi calanchi. Nei massicci rocciosi alti si trovano i luoghi di cova del falco. Più raramente vivono su rocce costiere. Gli ambienti in cui si ritrova più frequentemente sono i pascoli, i campi incolti e le coltivazioni di cereali interrotti da querceti, macchie di olivi e fichi d’India.

In tutta Italia si contano circa 160-170 coppie, molte delle quali avvistate in Basilicata, Puglia e Sicilia.I partner di una coppia di lanari cacciano soprattutto nel periodo di crescita dei piccoli in compagnie di caccia. Insieme adocchiano le prede e cercano di cacciare a turno. Si nutre principalmente di uccelli come la taccola (Coloeus monedula), il piccione selvatico (Columba livia) ed altre specie che condividono il suo habitat. Soprattutto nei territori desertici poveri di cibo vengono predati a terra micro mammiferi, piccoli rettili e insetti. La riproduzione avviene da marzo. Depone 3-4 uova in anfratti rocciosi di un declivio ripido. Nel giro di 32-35 giorni le uova vengono covate dalla femmina mentre il maschio procura il cibo. I partner di una coppia restano insieme per tutto l’anno e non lasciano mai il loro territorio. I piccoli stanno con i genitori finché non si accoppiano e non hanno trovato ad un certo punto un proprio territorio.