Basilicata fisica

Brevi cenni riguardanti la struttura fisica territoriale della Lucania con la sua immensa varietà paesaggistica pronta per essere esplorata.

La regione si estende per 9995 Km2, su un suolo ricco di rilievi, solo l’8% del territorio è costituito da pianura, il restante 92% varia in egual misura tra panorama collinare e montuoso, la vette più alte costituiscono il massiccio del Pollino (Serra Dolcedorme – 2.267 m), gruppo montuoso dell’Appennino meridionale.

Tra i corsi d’acqua si citano il Bradano, il Basento, L’Agri ed il Sinni, presenti sulla stemma della regione Basilicata, rilevanti sono inoltre il Cavone ed il Noce, tutti a carattere torrentizio

I laghi di Monticchio rappresentano un importante meta turistica, questi si trovano sul monta Vulture, antico vulcano inattivo, i bacini acquatici si sono formati proprio all’interno del cratere.          Laghi di Monticchio / Lucania

Pietra del Pertusillo e Lago della Camastra sono altri grandi bacini Lucani di origine artificiale. La regione ha sbocchi sia sul mar Ionio, con coste basse e sabbiose, sia sul mar Tirreno, con coste alte e rocciose, su entrambi i litorali il clima è tipicamente mediterraneo, salendo i rilievi si ha un graduale cambiamento in clima continentale. La varia struttura fisica del territorio rende necessario classificare le condizioni atmosferiche della Basilicata ricorrendo alla divisione in 4 regioni climatiche:

      • pianura ionica del Metapontino, dove a inverni miti e piovosi si alternano estati calde e secche, ma abbastanza ventilate;

    • costa tirrenica. Qui si riscontrano le stesse affinità con il clima dell’area ionica, con la sola differenza che in inverno la temperatura è leggermente più elevata e in estate è leggermente più fresca e l’umidità è molto accentuata.
  • collina materana, dove i caratteri climatici mediterranei si attenuano notevolmente andando verso l’interno: già a partire dai 300-400 metri gli inverni divengono freddi e nebbiosi, e la neve può fare la sua comparsa diverse volte all’anno da novembre a marzo inoltrato. Anche qui le estati sono calde e secche, con escursioni termiche giornaliere abbastanza elevate.
  • montagna appenninica, che corrisponde ai 7/10 del territorio regionale. Qui gli inverni risultano molto freddi, soprattutto oltre i 1.000 metri di quota, dove la neve al suolo rimane fino a metà primavera, ma può rimanere fino alla fine di maggio sui rilievi maggiori. A Potenza, capoluogo regionale posto a 819 metri s.l.m., l’inverno può essere molto nevoso, e le temperature possono scendere anche di molti gradi sotto lo zero (il record cittadino è di -15 °C), risultando tra le città più fredde d’Italia. Le estati sono moderatamente calde, anche se le temperature notturne possono essere molto fresche.

Tali variazioni climatiche sono il risultato dell’assortimento fisico ed a loro volta producono un immensa ricchezza in termini di biodiversità; osservando le differenze più marcate, possiamo dividere il territorio in 6 sub-regioni:

  • Vulture-Melfese, a nord-est con caratteristiche di altopiani per lo più seminati a grano, mentre nella zona del Vulture abbiamo alternanza di boschi e viti;
  • Potentino/Dolomiti lucane, a nord-ovest con una prevalenza di boschi e montagne con un’altezza media di 1.200-1.500 metri;
  • Lagonegrese, Pollino, a sud-ovest che rappresenta la vera montagna lucana con altezze anche superiori ai 2.000 metri e una forte presenza di foreste e boschi;
  • Val d’Agri al centro-ovest, un altopiano che parte dai 600 m s.l.m e segue il corso del fiume Agri fino a convergere nella piana di Metaponto;
  • Collina materana al centro-est che presenta collina e alta collina con una grande presenza di argille brulle e calanchi;
  • Metapontino a sud-sud-est che è una vasta pianura alluvionale dove si pratica un’agricoltura intensiva di tipo industriale e una tipologia di costa di tipo bassa e sabbiosa.

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